
Joe Armon-Jones - All The Quiet I & II
https://album.link/i/1779957121
All the Quiet (Part I) – 2025 - 10 tracce - 56:23
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Lifetones – 08:07
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Forgiveness – 07:08
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Kingfisher (feat. Asheber) – 06:02
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Nothing Noble – 06:10
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Eye Swear (feat. Goya Gumbani) – 03:11
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Danger Everywhere – 02:09
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The Citadel – 07:31
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Snakes – 07:45
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Show Me – 01:05
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Hurry Up & Wait – 07:12
https://album.link/it/i/1785257257
All the Quiet (Part II) – 2025 - 10 tracce - 57:14
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Acknowledgement Is Key (feat. Hak Baker) – 07:05
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Lavender – 04:44
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Westmoreland (feat. Asheber) – 06:07
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PSR Orchestra – 03:46
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Paladin of Sound & Circumstance – 05:10
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Another Place (feat. Greentea Peng & Wu‑Lu) – 06:23
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War Transmission – 07:42
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505 Standby – 02:36
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Journey South – 06:36
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One Way Traffic (feat. Yazmin Lacey) – 07:00
Bio
Joe Armon-Jones (nato nel 1994 a Oxfordshire) è un tastierista, compositore, produttore e figura centrale della scena jazz contemporanea londinese, attivo anche in ambiti R&B, hip-hop ed elettronici. Cofondatore del gruppo Ezra Collective, ha una solida carriera solista ed è collaboratore stabile di artisti come Nubya Garcia e Theon Cross.
Cresciuto in una famiglia musicale, ha iniziato a suonare il pianoforte da piccolo. Le sue influenze spaziano da Ahmad Jamal e Oscar Peterson a Herbie Hancock, Patrice Rushen e J Dilla, con una passione precoce per Nina Simone, Rick Wakeman e il jazz fusion di Weather Report.
Dopo la laurea in jazz piano alla Trinity Laban Conservatoire (2016), si è affermato nella scena jazz del Sud di Londra. Oltre ai lavori con Ezra Collective, ha collaborato con Oscar Jerome, Daniel Casimir, Makaya McCraven, Moses Boyd, e ha suonato in album chiave come Nubya's 5ive e l’antologia We Out Here.
La sua cifra stilistica è una miscela fluida di groove, lirismo e sperimentazione, capace di attraversare generi diversi con naturalezza, dal jazz tradizionale al beatmaking elettronico.
Disco
Dopo sei anni di silenzio solista, Joe Armon-Jones torna con All the Quiet, un’opera monumentale in due parti pubblicata tra marzo e giugno 2025. Conosciuto per il suo ruolo chiave negli Ezra Collective e per le collaborazioni con figure centrali della scena jazz londinese, Armon-Jones qui si afferma pienamente come compositore, produttore e visionario musicale, unendo con maestria jazz‑funk, dub, hip‑hop, R&B contemporaneo ed elettronica.
Pur concepiti come due album distinti, Pt. 1 e Pt. 2 formano un viaggio coerente ma variegato, che esplora diverse sfumature stilistiche ed emotive senza perdere l’identità sonora del pianista. La prima metà si distingue per un’atmosfera morbida, elegante e radicata nel groove: brani come “Lifetones”, “Forgiveness” e “Kingfisher” mostrano una produzione dettagliata e una leggerezza esecutiva che ricordano la raffinatezza della CTI Records trasportata nel presente. La voce di Asheber e le collaborazioni con Goya Gumbani, Yazmin Lacey, Oscar Jerome, Nubya Garcia e altri creano un dialogo tra generi e generazioni, in cui la dub si fonde con soul, jazz spirituale e funk futurista. Nonostante sia solo la “prima metà”, Pt. 1 si presenta come un album completo, compatto e perfettamente rifinito.
La seconda parte amplia la tavolozza, risultando più sperimentale, spirituale e stratificata. Si apre con “Acknowledgement Is Key”, un crescendo meditativo che evolve da dub a jazz contemporaneo, culminando nel monologo poetico di Hak Baker. Brani come “Westmoreland” (con Asheber) e “Another Place” (con Greentea Peng e Wu‑Lu) uniscono beat sincopati, spoken word e ambientazioni soul in un formato narrativo. L’album tocca anche la jungle, l’elettronica astratta e l’improvvisazione jazz, come nel triplo passaggio di “505 Standby”, “Journey South” e “One Way Traffic” (con Yazmin Lacey), che chiudono l’opera con una sensazione di espansione e risoluzione.
All the Quiet non è solo una raccolta di brani, ma un ecosistema musicale costruito con cura in ogni dettaglio – dalle tessiture armoniche alle dinamiche ritmiche, fino al packaging: un libro illustrato di 24 pagine firmato dallo stesso Armon-Jones e dall’artista Ralph Berryman, che completa l’esperienza come progetto audiovisivo e concettuale.
All the Quiet Pt. 1 & 2 è una delle dichiarazioni più importanti della nuova scena jazz britannica: intimo e globale, radicato nel presente ma aperto al futuro. È un lavoro che non si limita a fondere generi, ma li trasforma in qualcosa di nuovo, personale e profondamente ispirato. Un doppio album che non eccede mai, ma che cresce a ogni ascolto, rivelando sempre nuove sfumature.
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